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Il Mago Elias entra in scena a ritmo di swing con il cilindro e l'impeccabile frac nei panni di un gentleman d'altri tempi; stralunato, traballante e dal gesto ubriaco si mostra nella sua ingenua presunzione di avere il controllo sulla magia ma si scoprirà presto che sarà la magia ad avere il controllo su di lui. Non si tratta della tradizionale esibizione di giochi di prestigio ma del lavoro del comico che giocando fuori dallo schema tradizionale e sensibile al gusto del pubblico sposta l'attenzione sugli aspetti più comici dell'essere "mago" senza rinunciare all'emozione che può regalare il senso di meraviglia legato alla riuscita del gioco di prestigio. Una qualità che valorizza la rappresentazione è il coinvolgimento di alcuni spettatori in eleganti siparietti che creano un'atmosfera calda ed empatica riscaldando il freddo e spesso trascurato contatto tra attore e pubblico. Lo show si arricchisce di varie sorprese fra cui la presentazione del personaggio televisivo che ha fatto conoscere il comico al grande pubblico di Zelig: Il cinesino Zun Zun Pai. Gli elementi scenografici, pochi ma essenziali, le musiche evocative, la particolare attenzione ai costumi, le luci, contribuiscono a dare spessore, ritmo e dinamicità all'evento. |
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